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La Quercia da Sughero in Sardegna
La quercia da sughero (Quercus suber L.), è una componente essenziale del paesaggio sardo. È un albero sempre verde, ora imponente e maestoso, ora di piccole dimensioni. Presenta il fusto ed i rami principali ricoperti da una corteccia chiamata sughero, che, una volta asportata, evidenzia la tipica colorazione bruno-rossastra del legno.
La chioma è globosa rada e piuttosto irregolare con foglie piccole e coriacee dai bordi accartocciati. Affonda le sue radici a profondità insospettabili e ciò le permette di adattarsi alla siccità, mentre resiste agli incendi grazie alla protezione del sughero. Può raggiungere un'altezza di 20 metri, un diametro di un metro e mezzo e può vivere fino a trecento anni. Vegeta in climi temperati e con discreta piovosità, su terreni freschi, profondi e sciolti, derivati dal disfacimento di substrati acidi (graniti, scisti, trachiti). Non sopporta le gelate e in Sardegna è presente nelle zone più piovose, con temperature medie tra i 13 e i 18°C, fino ad un'altezza massima di 800-900 metri.
Ha trovato il suo habitat ideale nei paesi bagnati dal bacino occidentale del Mediterraneo ed in modo particolare in Italia, Corsica, Francia, Tunisia, Algeria, Spagna, ed anche in Portogallo e Marocco. La produzione italiana è concentrata per 80% in Sardegna, nella Gallura, dove la quercia cresce isolata in pascoli punteggiati di greggi o abbarbicata al granito.
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