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Il messaggio del Rettore
«È molto nobile assumere il compito di avere cura del creato con piccole azioni quotidiane, ed è meraviglioso che l’educazione sia capace di motivarle fino a dar forma ad uno stile di vita.» (LS, n. 211)
Le parole tratte dall’Enciclica di Papa Francesco, nel richiamare la matrice “antropogenica” dalla quale dipendono, almeno in parte, gli equilibri ecologici del nostro pianeta, evidenziano il livello, ad un tempo personale e comunitario, con cui siamo chiamati a tutelare l’ambiente e a custodire il creato, a partire, in concreto, dai luoghi che più direttamente sono affidati alla nostra responsabilità.
Nello stesso passaggio si sottolinea inoltre l’importanza di accompagnare tali iniziative, cercando di illustrarne le ragioni profonde con l’obiettivo di fare comprendere la loro capacità di migliorare effettivamente la qualità della nostra vita. Questo invito tocca in modo particolare le istituzioni della ricerca scientifica e dell’alta formazione, alle quali si richiede di far emergere non solo con la massima chiarezza teorica possibile, ma anche con scelte pratiche conseguenti, orientamenti, priorità, criteri e indicatori in base ai quali determinati comportamenti individuali e collettivi possano essere definiti “sostenibili”, nonché, più profondamente, ispirati a quella concezione di “ecologia integrale” efficacemente illustrata e tenacemente proposta dal Santo Padre.
In questa prospettiva, il nostro Ateneo, e segnatamente attraverso le attività della sede di Brescia contribuisce a una rinnovata educazione ai temi ambientali (penso, in particolare, alla specifica missione dell’Alta Scuola per l’Ambiente e, più diffusamente, all’attenzione dedicata a tali questioni in molti degli insegnamenti e delle ricerche in essa praticate). In questo contesto si colloca appropriatamente l’ideazione di un percorso mirato, anche sulla scorta delle positive esperienze in atto nei campus di Piacenza e Milano, a caratterizzare ulteriormente il polo bresciano come “campus sostenibile” e come centro propulsore di una rinnovata coscienza ecologica all’interno del proprio territorio di riferimento.
Tutto questo prevede il potenziamento delle collaborazioni, anche attraverso la loro formalizzazione, con istituzioni e operatori locali e, naturalmente, la realizzazione di iniziative non solo emblematiche, ma di reale impatto sull’ambiente, con il coinvolgimento – progressivo e costante – degli studenti per individuare e realizzare iniziative diffuse e/o di piccola scala.
Per tale ragione, questa sezione del sito UCSC/Brescia è dedicata a dare adeguata comunicazione delle azioni che, di volta in volta, saranno intraprese sia all’interno dei campus bresciani, sia interagendo con la comunità locale.
Non si tratta, del resto, di proporre limiti preventivi alla crescita di un dato territorio e tanto meno di auspicare, ideologicamente, fasi di decrescita economica, bensì di impegnarsi per orientare in senso qualitativo i processi di sviluppo; un impegno che, contemplando gli obiettivi di una più equa redistribuzione delle risorse e, ancor prima, il prudente e rispettoso utilizzo dei beni ambientali, può e deve cominciare dai comportamenti individuali per poi estendersi, progressivamente, all’intero sistema sociale ed economico-produttivo..
A partire da tali premesse, si può dunque comprendere come la decisione dell’Ateneo di applicare anche al proprio caso specifico una particolare attenzione al tema dell’impatto ambientale, sia una scelta coerente con una parte significativa della sua missione e, soprattutto, con i suoi valori di riferimento. Lo stesso Codice Etico, adottato dall’Università Cattolica, afferma (art. 3) che i membri della comunità universitaria sono invitati a promuovere e realizzare, tra le altre cose, “un uso efficiente delle risorse e dei servizi nel rispetto della salute, dell’igiene e sicurezza sul lavoro, dell’ambiente e dell’integrità delle strutture universitarie”.
In questo contesto il concetto di “sostenibilità” viene così a identificarsi, oltre che con la lucidità delle analisi, anche con l’adozione di buone e consolidate abitudini, facendo acquisire alle idee propagate maggiore coerenza, autorevolezza e credibilità.
Proprio per questo ringrazio sin d’ora ognuna delle persone (studenti, docenti, ricercatori, assistenti pastorali, personale amministrativo) che condivideranno questa necessaria attenzione.
Franco Anelli, Rettore