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Il messaggio del Prorettore
Più che viva è la consapevolezza della responsabilità verso le future generazioni che noi formiano a centinaia ogni anno nella scelta di impegnarci attivamente per far sì che questa “sede” diventi sostenibile.
La sostenibilità non è la sfida del futuro, ma dell’oggi. L’Università Cattolica ha già aderito alla Rete Italiana delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), iniziativa che mira a fare rete e a condividere le esperienze di ricerca e applicative nell’ambito della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Parlare di “sviluppo sostenibile” oggi significa pensare all’aspetto ecologico senza trascurarne le connessioni con la dimensione culturale, economica e sociale in cui è radicata la persona. Se è vero che la “sostenibilità” richiede, per non limitarsi a un vago appello, l’adozione di procedure che rendano realizzabili gli obiettivi, è altresì vero che, laddove non vi sia una coscienza condivisa che implica un preciso impegno educativo, ogni progetto rischia di ridimensionarsi, se non addirittura di essere vanificato.
L’idea che vogliamo realizzare è quella di un campus sostenibile “con e per la città”. Questo sta a indicare chiaramente la volontà di coinvolgere fin dall’avvio diversi enti e istituzioni presenti a Brescia, ma siamo aperti ad allargare le maglie della nostra rete affinché sostenibilità e sviluppo locale non siano più in conflitto, ma alleati in una prospettiva glocale. Un’autentica cultura della sostenibilità rappresenta una forma di capitale sociale che indica il grado di coesione civica, la natura dei rapporti di collaborazione istituzionale, l’ampiezza e la profondità dei legami di solidarietà. Siamo fermamente convinti che le Università possono assumere efficacemente il ruolo di promotrici e di guida in un percorso verso la sostenibilità del territorio locale e globale.
Il primo passo sarà quello di sviluppare una dimensione educativa transdisciplinare dei programmi universitari al fine di contribuire a far crescere la cultura dello sviluppo sostenibile e di incidere sull’adozione di corretti stili di vita da parte degli studenti, introducendo nuovi approcci pedagogici e ideando iniziative coinvolgenti e innovative.
Per raggiungere questo obiettivo si chiederà soprattutto al mondo della ricerca scientifica e dell’alta formazione di far emergere, con la massima chiarezza possibile, orientamenti, priorità, criteri e indicatori in base ai quali determinati comportamenti individuali e collettivi possano essere definiti “sostenibili”. La sede di Brescia vuole rinnovarsi in questa chiave ed intende sperimentare le innovazioni prodotte dalla ricerca universitaria ed attivare con gli enti coinvolti progetti pilota, integrare servizi, ricerca e didattica, diventare un modello di riferimento per l’intera città. Non mancherà l’attività di formazione e divulgazione per diffondere una cultura “green”.
Mario Taccolini, Prorettore