Università Cattolica del Sacro Cuore

TRE INSTALLAZIONI IN UNIVERSITÀ CATTOLICA NEL TEMPO DI EXPO

L’Università Cattolica del Sacro Cuore attraverso il Centro di Ricerca per l’Educazione attraverso l’arte e la mediazione del patrimonio culturale sul territorio e nei musei (CREA) e il Laboratorio UCSC ExpoLAB opsita nella sua sede milanese per i mesi di Expo tre opere d’arte attinenti al grande tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

La modalità espositiva sarà quella propria del laboratorio universitario, in cui la riflessione e la comunicazione incrociano il contributo delle diverse discipline che in essa si insegnano. Per questo sono previsti appuntamenti leggeri davanti all’opera negli intervalli di pranzo.

Le tre istallazioni, che per loro natura hanno una necessaria interazione con  il pubblico che ne diventa il centro, propongono tre storie diverse giungendo ad esiti di grande qualità.


CALENDARIO

13 maggio - 12 giugno 2015

In corpore, installazione di Giorgio Vicentini   2011/2015

Università Cattolica, Cortile d’Onore, L.go Gemelli 1, Milano

  • Mercoledì 20 maggio dalle 13.00 alle 14.00, dialogo sull’opera con Silvano Petrosino, filosofo e Pietro R. Cavalleri, psichiatra
  • Mercoledì 10 giugno dalle 13.00 alle 14.00, dialogo sull’opera con Gabriella Gilli, psicologa dell'arte e Antonella Sciarrone Alibrandi, economista

In corpore di Giorgio Vicentini è stata esposta ai Magazzini del Sale a Venezia nel 2011. Realizzata dall’artista insieme agli ospiti del Centro diurno psichiatrico della Fondazione Emilia Bosis di Verdello in  provincia di Bergamo, e oggi del tutto rivisitata, è costituita da un lunghissimo pentagramma che definisce un percorso nel quale il pane reale e il pane sognato sono appesi contemporaneamente. Scrive l’artista “È la prima volta che un pentagramma ostende il pane. Si tratta di una installazione drammatica e nello stesso tempo poetica. Eliminando ogni tipo di orpello romantico abbiamo puntato tutta la nostra creatività sulla purezza e indispensabilità del nostro pane quotidiano. La coraggiosa gittata di trenta metri del pentagramma esclude ogni sorta di retorica. In corpore è una struttura asciutta, una profonda preghiera concreta che mira dritto al cuore del problema alimentare. Sarà un viaggio comprensibile dentro l’indispensabilità dell’opera d’arte senza alcun inganno. Il ferro e il pane saranno lì a ricordarcelo.”

Il giorno dell’inaugurazione la Fondazione Emilia Bosis, presieduta da Pier Giacomo Lucchini proprietaria dell’opera, organizzerà una performance nella quale si produrranno attori professionisti, operatori socio-sanitari e soprattutto ospiti della comunità psichiatrica abili nella recitazione.

16 giugno - 22 luglio 2015

Ultima Cena, installazione di Franca Ghitti 1963/2015

Università Cattolica del Sacro Cuore, Atrio di via Nirone 15, Milano

  • Mercoledì 24 giugno – dalle 13.00 alle 14.00, dialogo sull’opera con Mons. Claudio Giuliodori  e Rosa Giorgi, storica dell’arte e iconologa

  • Mercoledì 8 luglio –  dalle 13.00 alle 14.00, dialogo sull’opera con Romeo Astorri, giurista e Paolo Massobrio, esperto enogastronomico

Ultima Cena di Franca Ghitti risale per la parte dipinta a un’opera del 1963 trasformata poi dopo il 2000 in istallazione. La grande tavola dell’artista, dalle origini camune, traccia le sagome degli apostoli che si stringono a Gesù come presenze remote tratte dalle pareti delle cattedrali. Un mondo scabro, rude, di umanità di popolo messa a nudo che si inserisce in una ricerca, come spesso soleva dire l’artista, di un suo “romanico minore”, tuttavia non solo rappresentazione dell’evento evangelico, ma viva partecipazione ad esso, trasposta in immagine ruvida e commossa che entra nel mistero umano-divino. Un'opera che è gesto, atto, figura, luogo. Entra infatti nello spazio che l’accoglie corredata dalle tracce del lavoro e della fatica dell’uomo lungo l’agire del tempo. La accompagnano tazze di siviera, quelle che nelle antiche fucine servivano per versare il metallo fuso nelle forme, lance che ricordano la violenza e la passione,  stoviglie della mensa e il pane sceso da essa e ridiventato reale.

22 settembre - 22 ottobre 2015

Sei sculture in pietra sul tema del nutrimento di Gino Cosentino, (fine anni ottanta e novanta)

Università Cattolica del Sacro Cuore, Atrio di via Nirone 15, Milano

  • Mercoledì 14 ottobre – dalle 13.00 alle 14.00, dialogo sull’opera con Vittorio Cigoli, psicologo e Laura Polo d’Ambrosio, storica dell’arte
  • Mercoledì 21 ottobre – dalle 13.00 alle 14.00 - dialogo sull’opera con Cecilia De Carli, storica dell’arte e Giorgio Bordin, medico

Si tratta di sei sculture composte in installazione che invitano a riflettere sul tema del nutrimento. Un tema a cui l’artista dedica tutto un filone di ricerca riandando alla relazione tra chi genera a chi è generato, un legame originale che ci ricorda una dimensione fondamentale dell’umano.  Cosentino, che nel suo percorso artistico di scultore ha avuto modo di lavorare spesso insieme agli architetti della scuola di Milano, fin dalla sua presenza alle Triennali di Milano e nella collaborazione ad alcune chiese, come  quella di Baranzate  di Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti, si concepisce in uno spazio costruito. Il linguaggio dell’artista è primitivista, una scelta che non si deve confondere con uno stile, ma piuttosto frutto di  una dimensione esistenziale che percorre buona parte della ricerca del novecento.