Università Cattolica del Sacro Cuore

10. Non è un caso che sia successo. Storie editoriali di best seller

Copertina

Presentazione di Roberto Cicala
Intervista a Paolo Giordano
Anno di edizione 2010
Pagine 152, ill.

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Presentazione

Non è un caso che sia successo. Storie editoriali di best seller è un nuovo volume che raccoglie quasi sessanta schede su best seller uniti da “successo” e “caso (edizioni Educatt, "Quaderni del Laboratorio di editoria dell'Università Cattolica"). Dal Candido all’Ulisse, dal Piccolo Principe a Pippi Calzelunghe, da Il fu Mattia Pascal a Il nome della rosa, da Madame Bovary a Twilight, da Harry Potter a Gomorra… quasi sessanta casi editoriali analizzati tra scoperte, rifiuti, riletture, traduzioni, polemiche e trasposizioni cinematografiche: questi libri, in vetta alle classifiche grazie a idee rivoluzionarie, copertine irriverenti, scelte editoriali geniali e soprattutto storie affascinanti, continuano a conquistare il pubblico. Perché un successo non è mai un caso, anche se in parte lo è. Un viaggio tra passato e presente della letteratura mondiale.

Dettaglio

«Ogni edizione è un prototipo a sé di cui in partenza non si conosce il destino: gli ingredienti e le dosi della ricetta cambiano sempre», scrive Roberto Cicala nella presentazione, aggiungendo: «Dal Seicento del Candido di Voltaire, la cui fortuna novecentesca è spesso affidata a edizioni d’arte tipografica, al Nome della rosa di Eco che in un primo tempo aveva pensato per il suo manoscritto a un’edizione di poche copie numerate per i tipi raffinati dell’editore Franco Maria Ricci, ogni caso svela un risvolto diverso del mondo librario. Ogni edizione è un prototipo a sé di cui in partenza non si conosce il destino: gli ingredienti e le dosi della ricetta cambiano sempre. Una volta è vincente l’immagine di copertina, come è stato detto per i due occhi che fissano il lettore dalla sovraccopertina del romanzo dell’esordiente Paolo Giordano (qui intervistato); altre volte è il titolo azzeccato a incuriosire e La solitudine dei numeri primi è esempio anche di quest’aspetto paratestuale affidato spesso all’editore. E pensare che un titolo può essere modificato dopo il successo del film tratto dall’opera: è quanto avvenuto per Arancia meccanica, così intitolata dopo il film di Kubrick, mentre in precedenza il romanzo di Burgess era Un’arancia a orologeria (traduzione di A Clockwork Orange). Sempre per i titoli si potrebbe ricordare il caso del Giovane Holden di Salinger, così tradotto dall’originale The Catcher in the Rye («Colui che prende nella segale»). Il boom dei giovani scrittori è altro fenomeno importante nel creare casi editoriali: basti citare Brizzi con Jack Frusciante è uscito dal gruppo sebbene non sia una novità degli ultimi anni; dopotutto anche Bonjour Tristesse della Sagan negli anni cinquanta fu scritto a 18 anni. Non si può certo dimenticare il caso Saviano con il suo realismo di denuncia a metà strada tra narrativa e reportage e, per autori arrivati al successo soltanto nella maturità, Bufalino e Camilleri, quest’ultimo con il genere giallo, altro filone suscitatore di casi».

Il volume è un progetto degli studenti del Laboratorio di editoria dell'Università Cattolica nell'anno 2009-2010 che nella premessa scrivono: «Le pagine di questo libro cercano di raccontare il successo di alcune delle opere più amate dal pubblico di tutti i tempi; ogni studente del corso ha preso in esame un caso editoriale e lo ha analizzato avvalendosi di diversi strumenti quali ad esempio l’intervista diretta all’autore o al direttore editoriale, la lettura di articoli di giornale, l’analisi delle trasposizioni cinematografiche, la ricerca in archivio e naturalmente sul web. Vi siete mai chiesti perchè Tre metri sopra il cielo tra i giovani sia più conosciuto di Alla ricerca del tempo perduto? O come sia possibile che Twilight abbia venduto quasi quanto Cent’anni di solitudine? Sono soltanto fattori determinati dal caso o c’è dietro un preciso progetto? Abbiamo tentato di rispondere a queste domande. Il volume pertanto risulta essere un ventaglio di ipotesi di studio e di analisi di opere che per diversi motivi hanno avuto un particolare riscontro editoriale. Di ogni opera è presentata, in un cappello introduttivo, la prima edizione o quella che ha determinato il successo, raffigurata nell’immagine scelta, oltre al rispettivo autore (il libro segue tra l’altro l’ordine alfabetico per autore); in un testo più ampio sono precisate le ragioni della fortuna letteraria».

 

 

Le schede sui casi editoriali del volume Non è un caso che sia successo. Storie editoriali di best seller, edito da Educatt con la collaborazione di Maria Villano e Velania La Mendola, sono state compilate da Lorenzo Accorsi, Margherita Agatensi, Chiara Aldeghi, Claudia Alongi, Marta Andreoni, Benedetta Andreozzi, Filippo Maria Bagnasco, Michele Baratelli, Chiara Bolchini, Silvia Cannas Simontacchi, Chiara Caretoni, Martina Ciocca, Elisa Clericetti, Roberta Dama, Martina D’Amelio, Angelica D’Aquilio, Sara Delgrossi, Andrea Di Meo, Emanuele Frassi, Carlo Fumagalli, Anna Girardi, Caterina Giso, Alessia Giudici, Laura Glionna, Gaia Golfieri, Francesca Gotti, Eliana Izzo, Mariachiara Mammola, Eugenia Marchina, Marta Mazzanti, Alessandra Micelli, Irene Occhipinti, Tommaso Olivero, Ramon Orini, Caterina Palermo, Andrea Parasiliti, Diletta Pasetti, Nicola Peirano, Maddalena Peruzzi, Rachele Pettenati, Vittoria Polacci, Marta Pozzan, Federica Ramella, Elisa Rancilio, Barbara Raveglia, Elisa Saibene, Antonio Deponti Sarti, Michela Savastano, Isotta Scenna, Marco Sioli, Gloria Somaini, Paola Spadavecchia, Edoardo Testoni, Francesca Tommasi, Federica Verdina, Francesca Villa, Viviana Villa, con un’intervista a Paolo Giordano.