Università Cattolica del Sacro Cuore

Lingue e letterature europee ed extraeuropee

  • L’idea eurocentrica di ‘centro’ e ‘periferia’ è da tempo oggetto di revisione storica e culturale. Il mito della centralità è relativamente nuovo nella storia dell’Occidente, manifestandosi in maniera fortemente oppositiva a partire dalle imprese coloniali del XVI secolo. Essere stati, per qualche tempo e in qualche misura, ‘marginali’ è una condizione storicamente data per ogni cultura. In questa prospettiva, aree di ricerca privilegiate sono i Caraibi, l’America del Nord, l’India, il Sud-Africa e l’Australia, e il testo di riferimento è La tempesta di Shakespeare, che per primo pone in modo dialettico la questione del rapporto con l’’altro’. Nella prospettiva di un incontro e un incrocio tra “Giustizia e Letteratura”, l’integrazione del concetto di marginalità con quelli di alternanza e opposizione creativa, documentato dalle esperienze degli scrittori post-coloniali, permette di tematizzare un possibile riorientamento delle teorie della giustizia marcatamente eurocentriche o comunque “occidentali” alla luce di sensibilità maturate dall’angolo visuale delle periferie.
     
  • È dalla “periferia del mondo” che ci sono giunte esperienze che hanno profondamente influenzato le concezioni della giustizia “occidentale”, a partire dal concetto di giustizia “riparativa”, introdotto nella cultura giuridica occidentale a partire da esperienze proprie delle culture dei nativi americani.
     
  • In analogia con la prospettiva indicata in 1 C, verranno indagate la recezione e reinterpretazione di tradizioni letterarie europee in ambito angloamericano e, reciprocamente, le trasformazioni subite dalla produzione letteraria europea a seguito dell’incontro con culture letterarie e linguistiche extraeuropee.
     
  • La storia degli ordinamenti occidentali ha messo ripetutamente in luce il problematico equilibrio tra le tradizioni giuridiche e culturali di coloro che, seguendo i flussi migratori, si spostano dalla ‘periferia’ del mondo e quelle proprie dei Paesi che costituiscono il ‘centro’. L'analisi dei testi letterari e della rappresentazione che essi fanno di tale conflitto costituirà la base per il confronto tra teorie sulla giustizia ‘classiche’ (come il modello rawlsiano) e nuove sensibilità, maturate nelle ‘periferie’, attente alle concrete capacità delle persone di godere dei propri diritti, nonché per l’elaborazione di strumenti giuridici volti a facilitare politiche di inclusione e integrazione.