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La Cattedra UNESCO dell’Università Cattolica esprime profonda preoccupazione per l’intensificarsi della violenza nella Repubblica Democratica del Congo

Con l’intensificarsi della violenza nell’est della Repubblica Democratica del Congo (RDC) e il peggioramento delle condizioni degli sfollati, la Cattedra UNESCO dell’Università Cattolica esprime il proprio sostegno e solidarietà alle organizzazioni partner del Progetto Maison de Paix coinvolte nel Paese.

La Cattedra UNESCO esprime profonda preoccupazione per le drammatiche conseguenze del conflitto in corso nell’est della RDC, aggravato dalla recente escalation di violenza che ha causato migliaia di vittime. Oltre 6 milioni di persone, tra cui 2,6 milioni di bambini, sono state costrette ad abbandonare le proprie case e vivono ora in condizioni di grave sovraffollamento e precarietà. Il conflitto e il massiccio sfollamento della popolazione stanno avendo conseguenze devastanti sul sistema educativo, sugli insegnanti e sugli studenti, compromettendo gravemente l’accesso all’istruzione nella regione. Secondo l’UNICEF, oltre 2.500 scuole e istituti di formazione sono stati chiusi nelle province del Nord Kivu e del Sud Kivu, così come nei campi per sfollati, lasciando 1,6 milioni di bambini senza istruzione. 1

La Cattedra UNESCO sottolinea l’importanza di garantire il diritto all’istruzione, di proteggere le scuole e gli istituti educativi dagli attacchi e di assicurare la sicurezza di docenti e studenti, in conformità con la Dichiarazione sulle Scuole Sicure e altri standard internazionali.

Si riporta di seguito la lettera-appello degli studenti congolesi dell'Università Cattolica del Graben, Butembo-Beni, Nord Kivu, nella quale reclamano il loro diritto alla pace e alla vita, e un accesso equo alle enormi ricchezze della loro terra.

"Noi, studenti universitari di Butembo-Beni, provincia del Nord Kivu (est della Repubblica Democratica del Congo – Rdc), lanciamo un grido d’allarme. Consapevoli delle sfide e dei problemi legati alla pace e alla sicurezza nel mondo, esprimiamo la grande stanchezza nostra e del popolo congolese. Da troppo tempo siamo aggrediti, massacrati, uccisi, privati delle libertà fondamentali, spogliati della dignità umana. Abbiamo bisogno di pace.

Viviamo in guerra da più di 30 anni. La guerra è scoppiata prima della nostra generazione. Ha prodotto miseria, milioni di sfollati interni, milioni di morti. La comunità internazionale ha avuto un atteggiamento passivo. Il conflitto mette in pericolo la sovranità della Rdc e il nostro diritto alla vita. Bambini, donne e uomini sono esposti ad atrocità e ogni genere di violenze e violazioni dei diritti umani.

In questo 2025, come tutti sapete, le violenze si sono aggravate, accentuate dalla guerra di aggressione condotta dal Ruanda attraverso le milizie dell’M23/Afc che saccheggiano, uccidono, terrorizzano, organizzano il reclutamento forzato… Operano sul nostro territorio diverse centinaia di gruppi armati, locali o stranieri. Eppure, abbiamo diritto alla vita, come tutti i cittadini del mondo.

Non c’è più bisogno di provare che alla base di questa tragedia ci sono ragioni economiche ed espansionistiche.

Gli interessi materiali fanno di noi delle prede: le nostre risorse minerarie, necessarie per la transizione tecnologica ed energetica, sono fra le più ambite dalle potenze mondiali. Ma per accedervi, è proprio necessario ucciderci, condannarci alla miseria, distruggere le nostre città, le nostre case, il nostro ambiente?

Vogliamo che queste nostre ricchezze vadano a vantaggio delle figlie e dei figli della Rdc. Vogliamo che le potenze negozino direttamente con la Repubblica democratica del Congo partenariati condotti in equo e pacifico, nell’interesse di tutti i popoli. Le nostre risorse non devono essere estorte con lo sfruttamento illecito, al prezzo delle nostre vite. Insieme dobbiamo trovare il modo di condividerle nel rispetto di tutti i diritti umani e del principio della sovranità degli Stati.

In ogni caso, la pace è il prerequisito di tutto, per noi e per il nostro paese. Con la guerra, tutto è perduto.

Permetteteci di vivere! Mangiare, studiare, lavorare, riflettere, produrre. Ridateci la pace. Occorre privilegiare il dialogo e il megoziato per arrivarvi; ricordiamo il dialogo intercongolese di Sun City nel 2002 e la Conferenza Amani di Goma nel 2008. Siamo stanchi di perdere ogni giorno vite umane, con una guerra ingiusta imposta al nostro paese.

Lanciamo dunque un appello pressante e urgente a tutti gli attori sulla scena internazionale, affinché svolgano correttamente il proprio ruolo. Devono operare per far sì il mondo ritrovi pace e sicurezza, per far sì che tutti i popoli del mondo abbiano finalmente una vita serena.

Non abbiamo né industrie di produzione di armi, né laboratori di armi nucleari. Perché imporci la guerra? Vogliamo pace e sicurezza, senza condizioni."

 

Consiglio studentesco dell’università cattolica del Graben,
                                                              Butembo-Beni, Nord Kivu (Rdc). Lettera appello diffusa
da Giovanni Piumatti, sacerdote missionario
fidei donum che ha vissuto 50 anni nel Nord Kivu.

La Cattedra UNESCO 'Education for Human Development and Solidarity among Peoples' ha partecipato al primo Forum internazionale sui Futuri dell'Educazione organizzato dall'UNESCO Future of Learning and Innovation e dalla Commissione nazionale coreana per l'UNESCO. L'evento si è svolto a Suwon, Repubblica di Corea, dal 2 al 4 dicembre.
È stato un momento particolarmente significativo per discutere del futuro dell'educazione, esplorare approcci innovativi all'apprendimento e affrontare le sfide globali critiche nel settore dell'istruzione. Nel corso del Forum, i partecipanti hanno avuto anche l'opportunità di visitare alcune scuole coreane, offrendo spunti concreti per riflettere sulle pratiche educative. 

Durante l'evento, la dott.ssa Rita Locatelli ha presentato una sua relazione nell'ambito del lancio del numero speciale della rivista Prospects, dedicato al tema 'Rinnovare il contratto sociale per l'istruzione'.

 

“È impegnandoci attivamente nel dialogo e nella pratica per costruire un nuovo contratto sociale per l’istruzione che possiamo rinnovare l’istruzione per rendere i possibili futuri giusti, equi e sostenibili”.

Reimagining Our Futures Together: A new social contract for education, p. 146

Reimagining Our Futures Together: A new social contract for education

UNESCO International Forum on the Futures of Education

 

La Cattedra UNESCO dell'Università Cattolica ha partecipato all'International Forum of UNESCO Chairs and Partners sul tema "Transforming knowledge for Africa’s future", promosso dalla Commissione dell'Unione Africana e dall'UNESCO. 

Focus del Forum è stata l'individuazione di misure per rafforzare la capacità di ricerca interdisciplinare e di creazione di sinergie e collaborazioni in Africa, anche attraverso partenariati di ricerca Sud-Sud e Sud-Sud-Nord più inclusivi ed efficaci. La trasformazione dei sistemi di costruzione e condivisione della conoscenza è infatti fondamentale affinché l’Africa possa superare le barriere esistenti e sbloccare il suo pieno potenziale per lo sviluppo sostenibile.

 

“Aspiriamo che entro il 2063 l’Africa diventi un continente prospero, con i mezzi e le risorse per guidare il proprio sviluppo e dove cittadini ben istruiti e qualificati, sostenuti dalla scienza, dalla tecnologia e dall’innovazione per una società della conoscenza siano la norma”
African Union Agenda 2063: The Africa We Want

Transforming knowledge for Africa’s future

 

Il prof. Domenico Simeone, Chairholder della Cattedra UNESCO dell'Università Cattolica, e la dott.ssa Rita Locatelli all'International Forum of UNESCO Chairs and Partners

 

Il Ministero dell'università e della ricerca ha conferito il Sigillo di Merito a tutte le Cattedre UNESCO istitutite presso le università italiane e aderenti alle Rete delle Cattedre UNESCO Italiane (RECUI), tra cui la Cattedra UNESCO "Education for Human Development and Solidarity Among Peoples" dell'Università Cattolica, come segno distintivo a dimostrazione dell'impegno profuso nel predisporre programmi volti a rispondere prontamente e con maggiore autonomia alle rinnovate richieste di nuovo apprendimento e ricerca in un mondo in rapido cambiamento  economico, sociale e tecnologico.

Con il conferimento del Sigillo di Merito, il Ministero ha riconosciuto il ruolo svolto dalle Cattedre UNESCO nel raggiungimento degli Obiettivi dell'Agenda 2030 e nella promozione del dialogo interculturale e dell'inclusione sociale all'interno del sistema della formazione superiore nazionale e internazionale. 

 

In occasione del conferimento del Sigillo di Merito, le due cattedre UNESCO attive nel territorio di Brescia - la Cattedra UNESCO dell'Università Cattolica e la Cattedra UNESCO "Training and empowering human resources for health development in resource-limited Countries” dell’Università Statale di Brescia - hanno rilasciato un comunicato stampa congiunto.

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La Cattedra UNESCO “Education for Human Development and Solidarity among Peoples” rende omaggio alla memoria di Jacques Delors (20 luglio 1925 – 27 dicembre 2023), presidente della Commissione internazionale sull’educazione per il XXI secolo, il cui rapporto “Learning: The treasure within” (Nell’educazione un tesoro)pubblicato dall’UNESCO nel 1996 ha cambiato il nostro modo di vedere l'educazione e l’apprendimento. Se da un lato Delors verrà infatti ricordato come uno dei cruciali costruttori dell’Europa unita, il suo contributo per lo sviluppo di una visione umanistica e moderna dell’educazione, che ancora oggi ispira le politiche educative in tutto il mondo, fu fondamentale. 

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