Università Cattolica del Sacro Cuore

Fondo Francesco Vattioni

La sede. Grazie a una convenzione interna, l’Archivio Vattioni è collocato temporaneamente presso l’Archivio Storico Diocesano, in via Gabriele Rosa, 30 (con accesso dall’ingresso esterno della Biblioteca “O. Marcolini”, dell’Università Cattolica).

L’acquisizione è avvenuta nel febbraio 2015, quando l’amministrazione civica di Orzinuovi deliberò la concessione in comodato d’uso del fondo librario dell’illustre orientalista di origine orceana al Dipartimento di Scienze storiche e filologiche dell’Università Cattolica, in particolare alla Biblioteca di Studi storico-filologici sulla Bibbia “Felice Montagnini”
che vi ha sede. La forma di regolamentazione adottata è quella del prestito gratuito permanente, in virtù del quale il Comune di Orzinuovi mantiene la proprietà dei volumi, mentre la loro custodia e valorizzazione sono affidate alla sede bresciana dell’Università Cattolica. Il fondo Vattioni è rimasto perciò unito, e catalogato secondo tempi e modalità concordate, cioè nel corso di un anno a cura della Cattolica e senza oneri per il Comune, ottenendo una collocazione tale da renderne più evidente il pregio e il valore scientifico. È doveroso quindi esprimere un cordiale ringraziamento all’amministrazione civica di Orzinuovi e ai Familiari di mons. Vattioni per la sensibilità e l’impegno nel condividere attivamente la realizzazione di un’iniziativa di alto profilo culturale.

Il fondo concesso in uso consta di circa un migliaio di volumi storico-filologici sulla Bibbia e sulle culture ad essa contigue, nonché di vario materiale documentale, costituito perlopiù da note e appunti inerenti all’epigrafia e alle lingue semitiche. L’Archivio affiancherà così la Biblioteca Montagnini, quale importante strumento per la ricerca di base sulla Bibbia ebraica all’interno del suo ambiente naturale, il Vicino Oriente. Del resto mons. Vattioni iniziò la sua ricerca proprio dalle Scritture dell'Israele antico, facendosi fautore di uno studio biblico opportunamente situato nel suo contesto storico, così da poter effettuare la necessaria comparazione tematica, oltre che filologico-linguistica, con le culture limitrofe. Né avrebbe potuto esser altrimenti: le scoperte archeologiche e i ritrovamenti di papiri e iscrizioni che si susseguirono negli ultimi due secoli avevano ribadito che la Bibbia ebraica – fino ad allora considerata un unicum – ha dei precedenti e/o dei paralleli nelle culture ad essa contigue. La necessità per lo studio biblico di un confronto aperto e senza preconcetti con queste testimonianze non poteva certamente sfuggire a un critico attento e libero come Vattioni, che vi si dedicò con impegno fin dalle prime ricerche, contribuendo su vari fronti a renderlo possibile.

Il contenuto. L’Archivio comprende lessici e dizionari, concordanze e grammatiche delle lingue orientali e classiche, commentari alla Bibbia ebraica, ai Deuterocanonici e al NT, inclusa una ricca serie di saggi e monografie. Esso è però arricchito soprattutto dal prezioso materiale documentario di carattere linguistico ed epigrafico, pazientemente raccolto dallo studioso, e così da note e appunti che hanno scandito la sua ricerca. A ciò si devono aggiungere le tesi di laurea dirette dallo studioso, che naturalmente non potranno essere rese disponibili alla consultazione se non con l’esplicito consenso di chi le ha redatte. Si tratta di materiale che attesta la qualificata e multiforme attività di mons. Vattioni, le cui conoscenze si estendevano a vari settori scientifici, dall’ebraistica e semitistica alla filologia biblica, alla papirologia e alla letteratura cristiana antica, con una competenza che va dallo studio delle lingue e delle letterature fino alle iscrizioni e alle religioni vicino-orientali.

Le opere più importanti. Oltre ai saggi e alle importanti monografie di carattere storico, archeologico e filologico-linguistico su Ugarit e la Mesopotamia – Hatra in particolare –, sui Fenici e sull’Egitto, si devono segnalare gli Atti – talora purtroppo incompleti – dei vari Convegni dell’ Università di Sassari e di Cagliari , che riflettono un interesse specifico di mons. Vattioni, a partire da quelli su L’Africa Romana e sulla Linguistica dell’area mediterranea sul tema “Circolazioni culturali nel mediterraneo antico”.

L’opera più prestigiosa rimane senza dubbio la collana  Sangue e antropologia biblica, opera che lo rese celebre tra gli orientalisti, non solo in Italia. In effetti Vattioni cercò sempre il confronto sul piano metodologico anche con studiosi appartenenti ad altre aree scientifiche. Da ciò ebbero origine i ben noti convegni interdisciplinari su Sangue e antropologia (1980-1991), il cui tema, prevalentemente biblico, veniva considerato anche da altre angolazioni, coinvolgendo perciò sia biblisti sia professori universitari. Così dal mondo della Bibbia si spaziava a quello della patristica e della letteratura cristiana antica, alla liturgia, ai riti e al culto, alla teologia e al Medioevo, come attestano i sottotitoli dei singoli volumi che raccolgono gli Atti, a ribadire l'apertura alla ricerca storica, antropologica e letteraria perseguita dall'iniziativa di Vattioni.