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Corso per operatori di comunità di accoglienza
La pratica del lavoro con bambini e ragazzi e/o donne con i figli
Gli operatori e le organizzazioni che accolgono i minori in difficoltà affrontano situazioni sempre più critiche e complesse, riconducibili alla compromissione e/o disgregazione dei sistemi familiari non in grado di rispondere ai bisogni primari dei figli.
I dati nazionali e internazionali evidenziano l’aumento dei fattori di vulnerabilità: povertà economica, emergenza abitativa, disoccupazione, emarginazione, violenza e aumento di forme gravi di disagio psichico, uniti alle conseguenze della pandemia rendono le famiglie ancora più fragili e isolate rispetto ai possibili interventi assistenziali.
I sistemi di supporto sociale rispondono spesso a fatica o tardivamente ai numerosi bisogni intercettati e alle richieste più esplicite. Quando le famiglie si trovano nell’impossibilità di avvalersi degli aiuti e delle risorse disponibili, ed è a rischio l’incolumità psico-fisica dei bambini e dei ragazzi, il collocamento di bambini e ragazzi in casa-famiglia diventa un intervento di tutela necessario.
Per chi lavora con bambini e ragazzi è necessario approfondire la comprensione e la conoscenza della Developmental Psychopathology, che offre modelli interpretativi per riconoscere le tappe di sviluppo, le esperienze avverse (ACE nella definizione internazionale Adverse Childhood Experience) e le conseguenze a breve-medio e lungo termine del traumatismo in età infantile e/o adolescenziale.
In questa cornice teorico-metodologica trovano fondamento le azioni riparative, che iniziano con l’accoglienza in un ambiente protettivo e trovano la loro efficacia nel sostegno allo sviluppo, promosso attraverso la concretezza di un quotidiano che ricostruisce il vivere domestico, che riannoda la trama di rapporti possibili.
Il Consultorio familiare si è sempre occupato dei bisogni e della cura dei legami familiari ed anche di sostenere, nelle diverse fasi del ciclo di vita, le famiglie fragili e multiproblematiche: su questa esperienza pluridecennale e multiprofessionale si fonda la proposta formativa volta a rispondere alle esigenze di aggiornamento costante degli operatori delle case-famiglia e in particolare dei centri che accolgono bambini e ragazzi e/o donne con figli anche molto piccoli.
Finalità e obiettivi formativi
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favorire l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze pratiche nel lavoro con bambini e ragazzi;
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introdurre la prospettiva transculturale nel supporto alla donna in gravidanza e alla neomamma;
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valorizzare l’azione riparativa della quotidianità strutturata e del lavoro educativo-pedagogico;
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ampliare il ventaglio delle strategie di intervento nel contesto delle comunità di accoglienza;
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aggiornare sui principali cambiamenti introdotti dalla Legge Cartabia in materia di tutela dei minori;
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coinvolgimento dei partecipanti attraverso una metodologia formativa che garantisce l’interattività con esercitazioni pratiche e analisi delle esperienze.
Destinatari
Operatori di comunità di accoglienza.
Il corso è attivato su richiesta delle comunità di accoglienza e/o di gruppi di operatori (fino a un massimo di 25 partecipanti) ed è calibrato sulle specifiche necessità formative in base ai servizi educativo-assistenziali, pedagogici, terapeutici, e alle fasce di età dei minori accolti.
È prevista la possibilità di realizzazione in modalità da remoto.
Struttura del corso
Il corso prevede un totale di 30 ore articolate in 6 moduli da 5 ore o in altra modalità secondo esigenze.
Argomenti trattati
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Principi di puericultura transculturale, regole di sicurezza e manovre salvavita per il neonato e il bambino
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Lo sviluppo dell’infanzia e dell’adolescenza
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Psicopatologia dell’infanzia dell’adolescenza
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Eventi avversi e loro conseguenze
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Attaccamento, rottura e riparazione dei legami
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La funzione riparativa della comunità
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I bisogni degli operatori e i loro vissuti nei percorsi di accoglienza e supporto
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Il rapporto con le famiglie di origine
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L’incontro tra i figli e i genitori, risorse e criticità (spazio neutro, spazio protetto)
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Percorsi giudiziari e rapporto con il tribunale (novità della Legge Cartabia)
Docenti
L’attività didattica è svolta dai professionisti del Consultorio familiare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma
Nicolò Ales assistente sociale, mediatore, G.O. Tribunale per i Minorenni di Roma, Benedetta Carminati psicologa psicoterapeuta, Paola Cavatorta psichiatra psicoterapeuta, Virna D’Antuono psicologa psicoterapeuta, Alessandra Faccenda psicologa psicoterapeuta, Silvia Lofrese educatore, Sara Riefolo ostetrica
Direzione scientifica: dr. Paola Cavatorta, Direttore Consultorio familiare UCSC
Informazioni
Per informazioni rivolgersi alla Segreteria del Consultorio: consultorio.familiare@unicatt.it - 06 30154946 – 06 30154547.
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