Università Cattolica del Sacro Cuore

ANFITRIONE di Plauto, con intermezzi sulla gelosia di Giunone di Chiara Arrigoni e Giulia Quercioli (2013)

Il Corso di Alta Formazione Permanente Teatro Antico In Scena (2013) ha studiato e messo in scena l'Anfitrione di Plauto unisce i più gustosi espedienti comici della farsa popolare latina all'intrigante gioco degli equivoci che derivava dalla tragedia greca euripidea con il tema della ricerca della vera identità personale davanti all'esperienza straniante di un 'doppio' di sé. La trama dell’Anfitrione di Plauto attinge a un mito greco arcano, le cui radici risalgono probabilmente alla mitologia egizia del dio Ammone, e ispira le moderne riscritture di Molière, von Kleist, Giradoux. Fonte di varie ispirazioni poetiche, il mito dell'amore di Giove per Alcmena mantiene ancora una straordiaria vitalità.

I protagonisti sono eroi della mitologia greca: Anfitrione (figlio di Alceo, re di Trezene in Argolide) e la sua sposa Alcmena (figlia di Elettrione, re di Micene). La coppia, dopo varie peripezie, ha trovato rifugio a Tebe, ma Anfitrione è presto costretto a partire per una difficilissima guerra contro il re dei Teleboi, Pterela. Questi gli antefatti. La tragicommedia ha inizio con Giove e suo figlio Mercurio che s'insinuano nelle vicende di questa coppia: infatti il sommo degli dèi si è innamorato della bellissima Alcmena e per unirsi a lei, fedelissima al marito da cui attende un figlio, si traveste da Anfitrione, dando invece a Mercurio le sembianze del servo di Anfitrione, Sosia. Giove ferma a lungo la notte per prolungare a piacimento il suo connubio, ma a un certo punto decide che è giunto il momento di tornare in cielo, abbandonando con scuse Alcmena che è sorprendentemente già al termine della gravidanza di due figli (uno generato da Anfitrione, Ificle, l'altro da Giove, l'eroe Ercole). Alcmena, seguita presto dagli altri personaggi, entra per prima nella spirale di equivoci creati delle doppie maschere di Anfitrione/Giove e Sosia/Mercurio, in un gioco di esilaranti tensioni drammatiche dall'evidente doppio senso anche metateatrale (ad esempio, è espresso il timore di Giove e di Mercurio nel momento in cui stanno per entrare nella parte di Anfitrione e di Sosia, esattamente come temono l’entrata in scena i due attori che indossano la maschera del sommo tra gli dei e di suo figlio). L’Anfitrione tocca assieme le corde della tragedia (la perdita della propria identità, l’incomprensione, l’adulterio) e quelle della commedia (attraverso una comicità sia ironica che grottesca) tanto da essere definita da Plauto stesso una ‘tragicommedia’ (v. 59): nella nostra interpretazione si è cercato di rendere entrambi gli aspetti. Finalizzate all’effetto grottesco le nostre scelte di presentare l’aspetto pur seducente di Alcmena con una enorme pancia (siamo infatti al nono mese nel giorno del parto di due gemelli) e l’aspetto senile, con barba e capelli bianchi, del pur gagliardo Anfitrione / Giove, chiamato più volte ‘senex’.
Due giovani attrici, Chiara Arrigoni e Giulia Quercioli, hanno composto, sulla base di fonti mitiche, alcune scene nelle quali è ordita l’atroce vendetta di Giunone ai danni del neonato Ercole, presentando al pubblico i retroscena dell’attentato alla sua vita da parte di due serpenti, secondo il racconto di Bromia nell'Anfitrione (vv. 1007-20).
Ciascuna delle sette repliche degli spettacoli - che rappresentano il saggio finale del Corso di Alta Formazione Permanente 2013 Teatro Antico In Scena - è proposta da una diversa compagnia di attori.

Scheda tecnica

  • Aula Bontadini
    28.5 prova generale aperta al pubblico
    29.5 ore 11 e 19.30,
    30.5 ore 15.30 e 19.30
    31.5 ore 15.30 e 19.30
  • Direzione drammaturgica Elisabetta Matelli
  • Direzione artistica Christian Poggioni
  • Musiche originali Adriano Sangineto, Giulia Grassi
  • Scene e costumi Simone Conforte, Clara Chiesa, Mattia Sassone, Federica Piergiacomi , Alizarina Silva, Noemi Brolatti dell'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
  • Maschere in cartapesta Alessandra Faienza
  • Scenografia e costumi coordinamento del progetto Prof. Paolo Bernardi docente della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera Milano; realizzazione degli studenti Simone Conforte, Clara Chiesa, Noemi Brolatti, Elisabetta Silva Alizarina, Mattia Sassone, Federica Piergiacomi (Nava). Aiuto realizzazione: Olga Sammarini, Cinzia Crespi, Roberta Gusso, Giulia Tessitore, Alessandro Marti, Chiara Stella Niziolek, Monica Fantinato, Chiara Bartali
    Si ringrazia la Ditta Silva Tessuti Srl - Milano per i materiali di scena
  • Traduzione Laboratorio di Traduzione del Corso Teatro Antico In Scena (Livia Ceccarelli, Chiara Felici, Elisabetta Matelli, Stefano Rovelli)

 

Personaggi
ANFITRIONE Stefano Rovelli, Edoardo Cippitelli
GIOVE Simone Mauri
SOSIA Federica Scazzariello, Francesco Pagnoncelli, Federico Salvi
MERCURIO Cecilia Callegari, Francesco Contino
ALCMENA Cecilia Cardani, Serena Piazza, Federica Gurrieri, Chiara Arrigoni
BROMIA Marta Banfi, Alessia Molteni, Chiara Felici, Teresa Paolucci, Livia Ceccarelli
BLEFARONE Lorenzo Matino
TESSALA Livia Ceccarelli, Teresa Paolucci
GIUNONE Marta Banfi, Giulia Quercioli
PERSUSASIONE Chiara Arrigoni
DISCORDIA Cecilia Cardani, Livia Ceccarelli, Alessia Molteni
LADRI Federica Gurrieri, Teresa Paolucci

SUCCESSIVE REPLICHE

L'Anfitrione di Plauto è stato e sarà replicato dalla compagnia KERKIS. TEATRO ANTICO IN SCENA (vedi https://kerkis.net)

Locandina (472,27 KB)