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La Bibbia ebraica Soncino di Brescia e la Bibbia di Lutero
Venerdì 23 giugno 2017, alle ore 17.30
Ateneo di Brescia - Accademia di Scienze Lettere ed Arti
Palazzo Tosio, via Tosio 12 (Brescia)
GIANCARLO TOLONI
Docente di Lingua e cultura ebraica Dipartimento di Scienze storiche e filologiche, Università Cattolica del Sacro Cuore - sede di Brescia
conferenza di Ebraistica sul tema:
La Bibbia ebraica Soncino di Brescia e la Bibbia di Lutero
Abstract
Storia e vicende della celebre famiglia ebraica di tipografi discendenti da Moshes da Spira (Renania). Il Mosheh della quinta generazione, trasferitosi in Italia verso la fine del sec. XIV, si dedicò all’attività feneratizia a Treviso, e suo figlio Shemuel a Cremona. Con Israel Natan, figlio di Shemuel, la loro designazione “da Spira” si muterà in “da Soncino”, e con suo figlio, Yehoshua Shelomoh, la loro attività diverrà quella di stampatori. Ad essi si debbono le prime edizioni parziali della Bibbia (Salterio e Torah), e la prima completa (Bibbia ebraica Soncino). Due importanti esemplari (uno con pregevoli miniature) della terza edizione di questa Bibbia, opera di Gershom (Brescia 1494), nipote di Yehoshua, sono custoditi nella civica Biblioteca Queriniana; attestano che si tratta della migliore edizione completa per la sua recensione dell’ebraico; il suo formato ridotto, in ottavo, le assicurò un’ampia diffusione. Questa Bibbia “tascabile” fu adottata da Lutero per la sua traduzione dell’AT in tedesco, che lo occupò per ben dodici anni (1522-34). Egli conosceva ebraico e greco, e fu quindi stimolato a tradurre non dal latino della Vulgata geronimiana, bensì dai testi scritti nelle lingue originali.
La locandina (pdf)
Partendo da una Bibbia bresciana Lutero contribuì a far nascere il tedesco
(Giornale di Brescia, 21 giugno 2017)