- Brescia
- Centro Universitario Teatrale (CUT)
- L'educazione alla teatralità
L'educazione alla teatralità
Nel nostro secolo, la funzione del teatro è a poco a poco andata modificandosi spingendosi verso un rinnovamento teatrale che si distanzia sempre più dal canone del teatro ottocentesco basato su criteri molto convenzionali (come ad esempio un certo numero di personaggi che dovevano attenersi a ruoli precisi, la recitazione sul palco sotto forma di declamazione).
Oggi assumono un’importanza maggiore lo stesso attore e il pubblico in qualità di uomini al centro della scena e al centro della propria vita. Vengono sottolineati cioè il contesto all’interno del quale una rappresentazione teatrale viene proposta e il recupero umano, sociale e culturale dell’arte che incide sulla comunicazione, sulla realizzazione, nonché sulla qualità della vita dell’uomo.
Nasce allora un nuovo concetto di teatro che si pone come principale obiettivo l’educazione al e del teatro stesso.
L’educazione teatrale comprende due aspetti complementari :
- l’educazione alla comprensione dello spettacolo, per una ricezione critica dell’evento che sappia distinguere immagini e realtà e che sappia riconoscere i diversi linguaggi e aspetti peculiari della storia del teatro;
- l’educazione all’azione scenica, soprattutto come capacità dell’individuo di essere presente e razionalmente consapevole di sé sulla scena, del contesto in cui si inserisce la propria azione e del messaggio che si vuole trasmettere al pubblico con la medesima azione teatrale.
Premessa indispensabile è quella per cui sia il teatro sia l’educazione possiedono alcune finalità comuni. Infatti sono entrambi ambiti aperti all’aspetto della creatività e al recupero della piena espressività individuale, pur non rendendo il teatro uno strumento privo di valore artistico e fine a se stesso.
Secondo una visione pedagogica, l’attività teatrale possiede obiettivi che facilitano la comunicazione e la relazione interpersonale quotidiana, quali: impartire sicurezza, migliorare la timidezza e il modo di esprimersi. La pedagogia teatrale diventa una ricerca consapevole dell’individuo per acquisire padronanza nell’uso delle sue risorse. Quindi una pedagogia teatrale è una pedagogia del vissuto individuale che tende a ridare valore al teatro, inteso come strumento fondamentale e costruttivo per lo sviluppo integrale della persona. Il teatro appartiene all’esperienza vissuta, della ricerca del senso e dell’espressione (1).
Il soggetto attraverso una pratica personale, data dal laboratorio teatrale, viene lasciato libero di esplorare, sperimentare e scegliere all’interno della propria realtà personale. In virtù di questo, il soggetto nel teatro impara partendo da ciò che compie direttamente e integra la riflessione teorica con la pratica. Il teatro diventa uno strumento vivo di conoscenza, di scoperta di sé e dell’ambiente, di interrogazione e ricerca più che un risultato od una risposta a specifiche tecniche. Il laboratorio teatrale diventa un luogo di sperimentazione di sé dove poter raggiungere un buon grado di consapevolezza, di conoscenza dei propri limiti e di potenzialità all’interno di un’esperienza di gruppo (in un contesto non giudicante o selettivo).
La conquista di un’autonomia personale parte da una buona conoscenza di sé.
Infatti il teatro, dal punto di vista educativo, non spinge alla libertà in termini di espressività spontanea e incontrollata ma agisce mentre pensa, e quindi controlla l’azione che sta compiendo.
Il teatro diventa un processo educativo dal momento che implica un lavoro del soggetto su se stesso; porta a riscoprirsi in qualità di persone e di uomini all’interno di una società. Il lavoro di scoperta di sé parte dall’allenamento all’ascolto, dallo sviluppo dello spirito d’osservazione del proprio corpo, delle proprie emozioni e del mondo in cui si vive. Il teatro dal punto di vista educativo si pone l’obiettivo di recuperare l’originalità e la potenzialità espressiva naturale di una persona in modo da rendere il soggetto non imitatore passivo della realtà ma soggetto consapevole e critico rispetto alle proprie capacità di adeguamento e di trasformazione della realtà (2).
(1) LOREDANA PERISSINOTTO, Tre dialoghi sull’animazione, Roma, Bulzoni, 1997.
(2) GAETANO OLIVA, Il laboratorio teatrale, Milano, Led, 1999.
L’educazione alla teatralità tende a ridare valore al teatro, inteso come strumento fondamentale e costruttivo per lo sviluppo integrale della persona.
Il teatro visto come processo educativo implica un lavoro del soggetto su se stesso che porta a riscoprirsi in qualità di uomo e persona, oltre che attore, all’interno di una società. Il teatro, secondo questa prospettiva pedagogica, supporta la persona nella crescita, nella presa di coscienza della propria individualità e nella riscoperta del bisogno di esprimersi creativamente e in modo non stereotipato, nell’ambiente culturale in cui si vive.
L’educazione teatrale deve aiutare la persona a realizzarsi come individuo e come soggetto sociale.
Proposta per l'anno 2011/2012
I corsi proposti sono:
Proposta per l'anno 2010/2011
I corsi proposti sono:
- Corso di formazione e aggiornamento in educazione alla teatralità (pdf)
- Corso di formazione e aggiornamento in educazione alla teatralità (II livello) (pdf)
- Laboratori teatrali per bambini e ragazzi
- Percorsi formativi per adulti
- Spettacoli di educazione alla teatralità
Direzione artistica: Gaetano Oliva
Coordinamento: Elena Sammartino
Dettagli sui corsi di Educazione alla teatralità 2010/2011 (pdf)
Proposta per l'anno 2009/2010
I corsi proposti sono:
- Corso di formazione e aggiornamento in educazione alla teatralità
- Corso di formazione e aggiornamento in educazione alla teatralità (II livello)
- Laboratori teatrali per bambini e ragazzi
- Percorsi formativi per adulti
- Spettacoli di educazione alla teatralità
Direzione artistica: Gaetano Oliva
Coordinamento: Elena Sammartino
Dettagli sui corsi di Educazione alla teatralità 2009/2010 (pdf)
Proposta per l'anno 2008/2009
I corsi proposti sono:
- Corso di formazione e aggiornamento in educazione alla teatralità
- Laboratori teatrali per bambini e ragazzi
- Percorsi formativi per adulti
- Spettacoli di educazione alla teatralità
Direzione artistica: Gaetano Oliva
Coordinamento: Elena Sammartino
Dettagli sui corsi di Educazione alla teatralità 2008/2009 (pdf)
Proposta per l'anno 2007/2008
Si è pensato di articolare le proposte suddividendole nelle seguenti aree d’interesse:
Teatro Scuola
L’obiettivo di quest’area d’interesse è quello di tentare di stimolare un incontro originale e creativo tra la diffusione della pratica teatrale e i diversi contesti educativi e/o scolastici. Così facendo, il teatro, si pone come strumento al servizio della crescita umana, intellettuale e creativa dei giovani allievi, pur nella consapevolezza, che l’incontro con il teatro, sia dal punto di vista storico che dal punto di vista operativo ed esperienziale, deve produrre la conoscenza di un’arte che richiede particolari e specifiche competenze. In quest’ottica il teatro, deve dar vita ad un’attività che ponga come fine ultimo della stessa uno scopo educativo di formazione umana e di orientamento. Si tratta, in sostanza, di supportare la persona nella crescita, nella presa di coscienza della propria individualità e nella riscoperta del bisogno di esprimersi creativamente e in modo non stereotipato, nell’ambiente culturale in cui si vive. L’educazione teatrale deve aiutare la persona a realizzarsi come individuo e come soggetto sociale.
Pertanto, per supportare tale obiettivo, si propone un progetto formativo di ampio respiro, che si presenti, oltre che come strumento di educazione, anche come ulteriore invito di coinvolgimento verso una realtà complessa come quella teatrale.
Tali premesse potrebbero essere realizzate attraverso l’attuazione di:
- Un corso di formazione e aggiornamento in Educazione alla Teatralità per insegnanti.
Il seguente laboratorio si pone come utile strumento culturale e didattico per insegnanti di ogni ordine e grado, e per tutti coloro che agiscono già tra territorio, teatro ed educazione.
Il corso si propone, non solo, di creare equipe di docenti esperti nell’ambito teatrale ma capaci anche di lavorare insieme all’esperto e di elevare le reciproche competenze nel proprio specifico (lo specifico didattico dell’insegnante e lo specifico artistico dell’esperto teatrale), al fine di progettare l’inserimento di una nova figura professionale: l’educatore teatrale nelle scuole. - Uno sportello di consulenza per la scuola ed enti extra-scolastici
che abbia l’obiettivo di essere di supporto nella realizzazione di progetti tenuti dagli insegnanti/educatori e di offrire momenti di confronto e approfondimento culturale che contribuiscano alla formazione "sul campo" nello specifico ambito dell’educazione alla teatralità. Questo sportello potrebbe anche fare da tramite tra le eventuali richieste operative - progettuali del territorio bresciano e il Centro Universitario Teatrale.
Teatro e Spettacolo
La finalità di quest’area d’interesse è quella di promuovere l’interesse (all’interno della stessa struttura scolastica solitamente adibita all’insegnamento didattico) e la conoscenza dell’esperienza e della cultura teatrale anche nei bambini o ragazzi, affinché essi siano in grado di attuare processi di maturazione che permettano la messa in discussione, l’attitudine all’ascolto, all’adattamento e alla creatività. Diventa, a questo punto, importante l’incontro reale e fisico con il teatro. Quest’incontro si prospetta come una vera e propria relazione tra attori e spettatori, in grado di creare una comunicazione autentica, un incontro personale tra coscienze, dove ci sia un’esperienza di reale partecipazione affettiva e reciprocità.
A questo proposito si ipotizza:
- Una rassegna di spettacoli di Teatro Ragazzi
da proporre in Università o direttamente nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie del territorio bresciano. La suddetta rassegna si pone anche come utile strumento di approccio e conoscenza della realtà del CUT Bresciano, nonché come possibile orientamento, soprattutto per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, verso la futura scelta universitaria. A tale proposito si ipotizza anche: - Un laboratorio di formazione teatrale per studenti delle scuole superiori
che sostenga gli individui nello sviluppo della propria personalità, nella riscoperta di una forma estetica-creativa e del proprio consapevole modo di comportarsi ed esprimersi, affinché essi acquisiscano una padronanza nell’uso delle risorse personali, buona consapevolezza di sé e notevoli capacità di reazione, flessibilità e relazione.
A questo proposito, però, il teatro diviene un processo educativo dal momento che implica un lavoro del soggetto su se stesso che porta a riscoprirsi in qualità di uomini e persone, oltre che attori, all’interno di una società.
Il laboratorio proporrebbe un itinerario teorico-pratico, un lavoro di riscoperta su di sé che parte da un allenamento all’ascolto, da uno sviluppo dello spirito d’osservazione del proprio corpo, delle proprie emozioni e del mondo in cui si vive. Oltre a questo, il percorso, darebbe la possibilità di acquisire conoscenze teoriche e abilità pratiche per quanto concerne il Novecento teatrale e la cultura teatrale.
Teatro e Territorio
Quest’area d’interesse intende diffondere sul territorio bresciano e mantovano la cultura e l’esperienza teatrale in modo attivo attraverso:
- Laboratori di educazione alla teatralità e progetti di cultura teatrale
(da strutturare più nello specifico, anche in base alla committenza) in collegamento con il territorio (comuni, enti pubblici e privati, agenzie di educazione e formazione, ospedali, carceri, case di riposo, scuole e altre università….).