Università Cattolica del Sacro Cuore

Metafore per il diabete

Il progetto si propone di analizzare e classificare le metafore come strumenti linguistici efficaci (e validati) da offrire agli operatori sanitari per l’educazione del paziente diabetico. "Metafore per il diabete” rappresenta uno sviluppo del progetto “Argomentare bene per curare meglio” con il quale condivide metodi, modelli e finalità.

Per analizzare e classificare le metafore utilizzate in ambito diabetologico:

- si propone un metodo interdisciplinare e multidisciplinare che si avvale degli strumenti di ricerca più avanzati nell’ambito della linguistica, della teoria dell’argomentazione e delle scienze cognitive;

- si propone un modello pragmatico-argomentativo della comunicazione che si basa sull’integrazione di concetti e strumenti proposti dal modello dei tipi di dialogo e degli schemi argomentativi (Walton & Krabbe 1995; Walton 1996, 2010; Walton, Reed & Macagno 2008) e dall’approccio socio-cognitivo (Kecskes 2008; Kecskes & Zhang 2009);

- si propone di utilizzare il linguaggio verbale alla stregua di uno strumento terapeutico efficace al fine di informare, motivare e coinvolgere i pazienti nel processo di cura.

Perché le metafore?

Da un punto di vista teorico, l’idea che le metafore siano strumenti educativi efficaci non è nuova. Diversi studiosi hanno sostenuto che attraverso le metafore possiamo comprendere ciò che non conosciamo bene o non conosciamo affatto attraverso ciò che conosciamo già. In altre parole, le metafore ci permettono di comprendere e di apprendere concetti difficili e/o nuovi creando nuove corrispondenze tra ciò che conosciamo già e ciò che non conosciamo ancora. Aprono nuove prospettive per comprendere e dunque per pensare, immaginare, ragionare intorno a un oggetto, a un concetto, a un problema (cfr. per es. Aristotele, Ars Rhetorica; Ortony 1975; Lakoff & Johnson 1980).

Perché l’argomentazione?

Stabilire come e perché gli strumenti argomentativi possano essere utilizzati nell’ambito della cura delle malattie croniche e, più nello specifico, del diabete è l’obiettivo primario del progetto “Argomentare bene per curare meglio”. Alla luce dei risultati teorici e sperimentali ottenuti con questo progetto, abbiamo ritenuto opportuno estendere l’indagine per studiare altri strumenti argomentativi. E tra questi, proprio le metafore. L’ipotesi a cui stiamo lavorando è che le metafore possano essere considerate strumenti argomentativi con un impatto educativo enorme nel contesto della cura delle malattie croniche.

Perché il diabete?

Ci sono almeno tre risposte possibili (e sincere) a questa domanda. Abbiamo scelto di studiare le metafore nel contesto della cura del diabete perché:

1) è un ambito che già conosciamo e su cui stiamo già lavorando. Capire come vengono già utilizzate le metafore e che tipo di metafore vengono utilizzate in un contesto specifico è essenziale per capire che cosa fare. E quando bisogna capire che cosa c’è per capire che cosa manca, torna molto utile poter studiare un corpus di visite diabetologiche videoregistrate e trascritte, contenente più di 190000 parole (Bigi 2014).

2) il diabete è una delle malattie croniche più diffuse e in continua crescita. E i costi sociali ed economici sono altissimi: il tasso di mortalità legato al diabete o alle sue complicazioni è altissimo; la spesa sanitaria per far fronte al diabete e soprattutto alle sue complicazioni è altissima, e in continua crescita. Puntare su strategie di educazione efficaci e quindi favorire la prevenzione è un’opportunità di sostenibilità umana ed economica.

3) in questo contesto specifico ci sono poche ricerche in corso (cfr. per es. Naik et al. 2011). In altri ambiti, per esempio negli ambiti oncologico e della cura del fine-vita, le metafore vengono già molto studiate (cfr. per es. Demjen, Semino & Koller 2016; Demmen et al. 2015).

Collabora con noi

La condivisione di competenze ed esperienze è un ingrediente essenziale per costruire un buon progetto di ricerca. Se sei un paziente e un professionista che lavora in ambito diabetologico condividi la tua esperienza e la tua competenza per migliorare e sostenere questo progetto.

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Per approfondire:

Leggi l’intervista su questo progetto, a cura di Francesca Memini (@F_Memini):