Università Cattolica del Sacro Cuore

7. Il libro. Dal papiro a Gutenberg

Copertina

Autore Bruno Blasselle
Estratto a uso didattico
Anno di edizione 2009
Pagine 132, ill.

Presentazione

Qualunque sia la sua forma o il suo contenuto, il libro resta comunque l'espressione più compiuta e durevole dell'avventura umana. L'autore ne ripercorre la storia e la preistoria, a partire dai più antichi supporti della scrittura, fino alla diversificazione dell'oggetto a seconda della funzione comunicativa e sociale.

Dettaglio

Bruno Blasselle ci guida attraverso le principali tappe storiche dell’editoria: dal papiro a Gutenberg, narrando le rivoluzioni tecniche e sociali che hanno accompagnato la storia del libro [riproduzione anastatica autorizzata per l’uso didattico dell’ed. Electa/Gallimard 1997].
Fin dall’etimologia: la parola libro deriva da liber e, come spiega l’autore «Il termine designava all’origine la pellicola posta tra il legno di un albero e la sua corteccia esterna che, insieme alla pietra, è stata il supporto delle prime forme di scrittura. [...] Bíblion, il termine greco che significa “libro”, deriva da byblos, papiro. Ha dato origine alla parola “bibbia” e ricompare in molti vocaboli quali bibliofilo, biblioteca e così via».
Il saggio di Blasselle svela i passaggi fondamentali della storia del libro arricchendo il discorso con illustrazioni e curiosità. Ad esempio: chi è il primo a utilizzare un marchio tipografico? Peter Schöffer, noto in quanto socio di Gutenberg insieme a Johann Fust, con il quale – dopo aver intentato causa al discusso padre della stampa a caratteri mobili – stampa il Salterio di Magonza, la prima opera recante data e nome dello stampatore. Oppure sapevate che nel Cinquecento i libri viaggiavano in botti? Nella maggior parte dei casi infatti un volume viaggiava “in bianco”, ovvero in fogli non rilegati, per diminuirne il peso e poter realizzare in un secondo momento le rilegature secondo il gusto dei clienti.